CONSIGLI PER CHI PARLA POCO INGLESE

Consigli come viaggiare senza sapere bene l'inglese

Per viaggiare serve sapere l’inglese?

Nì.
Questa domanda mi viene fatta spesso e per me è difficile generalizzare rispondendo brevemente solo con un sì o con un no.
Secondo me non è vero che è assolutamente necessario conoscere bene l’inglese per poter viaggiare. Allo stesso tempo però sconsiglierei alcuni tipi di viaggi e certe destinazioni a chi non sapesse parlare neanche una parola di inglese.

Per chi non conosce assolutamente niente di inglese e viaggia con compagni di viaggio allo stesso livello (ovvero tutti senza conoscenze) ammetto che viaggiare all’estero risulterebbe troppo complesso. In questo caso consiglio di studiare almeno l’inglese base per poter comunicare le esigenze principali.

Chi possiede un inglese scolastico, invece, non si deve lasciare scoraggiare dal timore iniziale. Per superare questo blocco e fare il primo passo ci si potrebbe mettere alla prova organizzando un breve viaggio o un weekend in una capitale europea. Così è proprio come ho iniziato io e vi assicuro che il mio inglese era molto molto scolastico.
Non bisogna aver paura di fare brutte figure o fare errori. Per ordinare cibo, chiedere indicazioni o comprare un biglietto della metro non serve fare discorsoni.

Chiaramente non nego il fatto che avere un buon livello di inglese faciliti le cose. Detto ciò, secondo me chi ha una conoscenza scolastica dell’inglese riesce (pur facendo errori) a farsi capire e questo è quello che serve nella maggior parte dei casi.

Consigli per chi parla poco inglese

Per risolvere il problema ovviamente bisognerebbe migliorare il proprio inglese. Ma dai?
Questa sarebbe la soluzione ottimale, ma se non volete/potete farlo vediamo come attenuare il problema.

1. Evitate alcune destinazioni

L’Europa è piena di posti stupendi ed interessanti. Direi di iniziare dal nostro continente.
Se si parla poco inglese consiglio di evitare Paesi molto lontani con culture e lingue completamente differenti (almeno per i primi viaggi).
Viaggiare in alcuni Paesi provoca uno shock culturale anche ai viaggiatori più esperti quindi credo sarebbe piuttosto complicato se non si sapessero affrontare certi problemi e certe discussioni in inglese.
Immergersi in culture diverse è super affascinante ed interessante, ma si potrebbero creare dei fraintendimenti e delle situazioni difficili da gestire se non si riesce ad esprimersi.

Con questo non intendo dire che in Europa le culture siano tutte simili e sia tutto facile, ma sicuramente è meno complesso rispetto a muoversi e comprendere usi e costumi di Paesi situati dall’altra parte del mondo.

2. Organizzate bene il viaggio

Organizzando e pianificando bene il viaggio gli imprevisti diminuirebbero e di conseguenza anche le possibilità di trovarsi ad affrontare problemi e situazioni spiacevoli in inglese.
Informandosi in anticipo si può anche evitare di sprecare soldi e di incappare in truffe e fregature.

Con internet ormai è possibile raccogliere tutte le informazioni necessarie prima di partire. Oltre a prenotare i voli, gli alloggil’auto a noleggio, treni etc. consiglio già di informarsi su come raggiungere l’alloggio dall’aeroporto o dalla stazione, come funzionano i mezzi pubblici e se ci sono degli abbonamenti o dei pacchetti per le attrazioni da visitare in città.
Gli imprevisti sono tali proprio perché non si possono prevedere, ma è innegabile che organizzandosi bene si riducono i rischi.
Qui su Come Viaggio trovate decine di articoli per organizzarvi e informarvi su qualsiasi argomento.

3. Scaricate Google Traduttore

Scaricate ed installate l’app per cellulare Google Traduttore è fondamentale. È possibile utilizzarla per tradurre singole parole o anche intere frasi.
Oltre all’inglese può essere utilizzato per tradurre molte altre lingue ed è sicuramente un’app indispensabile per tutti i viaggiatori.
Scaricatela prima di partire ed assicuratevi di scaricare tramite app i dizionari delle lingue che vi servono così da poterla utilizzare per fare traduzioni anche senza connessione dati.
Di seguito potete trovare consigli e spiegazioni sul funzionamento di Google Traduttore.

4. Utilizzate un piccolo frasario

Questo frasario contiene una serie di domande e frasi comuni da utilizzare in viaggio (tradotte dall’italiano all’inglese).
Consigliare un frasario in formato cartaceo potrebbe sembrare una “cosa da vecchi”, ma dato che il suo costo è esiguo mi sembra una risorsa utile da suggerire. Un libro funziona sempre e non c’è il pericolo che si scarichi o che non funzioni come il cellulare (in quel caso dovreste dire addio all’utilizzo di Google Traduttore).

5. Comunicate a gesti e tramite immagini

Noi italiani siamo esperti e siamo famosi nel mondo per il nostro gesticolare quindi siamo piuttosto avvantaggiati. Abbiamo già nel nostro dna la capacità di comunicare senza dover parlare e ciò è utile quando si viaggia. Chiedere da bere, da mangiare, il conto, il prezzo etc. sono cose che si riescono a chiedere gesticolando.

Oltre ai gesti, potete mostrare immagini e foto sul cellulare.
In Cina mi è capitato di chiedere in inglese dove fosse il bagno e molte volte non ricevevo risposte perché le persone a cui chiedevo non capivano.
In quel caso il problema non era il non saper comunicare in inglese, ma rimaneva la questione di come farsi capire. Come consigliato, ho preso il cellulare e ho mostrato un’immagine del cartello WC. Potrebbe sembrare stupido e infantile, ma ho ricevuto subito un riscontro e a gesti mi è stato indicato dove andare.
In un modo o nell’altro ci si arrangia.

In caso non voleste dipendere dal cellulare e dalla connessione dati potete utilizzare questo piccolo libricino con molte immagini da poter mostrare in viaggio. Potrebbe sembrare una cosa sciocca, ma vi assicuro che funziona molto bene.

L’inglese non è parlato ovunque

Se non parlate bene l’inglese non dovete rinunciare a viaggiare. Anzi, se vogliamo guardare il lato positivo delle cose a volte non sapere parlare bene l’inglese può essere quasi un “vantaggio”.
Vi sembra assurdo? Vi spiego il perché.

L’inglese è la lingua di riferimento per business e viaggi, ma non è parlata ovunque e non tutte le persone hanno le stesse conoscenze.
In alcuni Paesi in cui l’inglese non è molto parlato conviene formulare frasi semplici a costo di fare errori grammaticali e sembrare un po’ scortesi (se dovete chiedere qualcosa fatelo con un bel sorriso così non ci saranno dubbi sul fatto di non voler offendere o mancare di rispetto).

Facciamo un esempio, siamo in Giappone e supponiamo di fermare una persona per strada:
1) Excuse me, could you please tell me the easiest way to get to the train station please?
2) Excuse me, train station please?

Se la persona a cui facciamo la domanda ha una conoscenza basilare dell’inglese e fa fatica a capire la nostra pronuncia secondo voi quale delle due soluzioni funzionerà meglio?
La seconda domanda è molto elementare e non contiene neanche un verbo, ma risulta semplice ed immediata per farsi comprendere.

Con questo non vi sto dicendo di non studiare l’inglese, anzi!
Questo è un semplice esempio per rimarcare il fatto che spesso un inglese scolastico è sufficiente per far fronte alle esigenze principali in viaggio. Nel frattempo che si migliora il proprio inglese si può comunque viaggiare e far pratica sul campo.

Viaggiate, fate esperienza, studiate

Secondo me con un inglese scolastico è possibile viaggiare all’estero seguendo i consigli menzionati e organizzandosi bene in anticipo.
Molti amici e conoscenti viaggiano in giro per l’Europa e non hanno grossi problemi pur avendo una conoscenza basilare dell’inglese. Io stesso ero in quella situazione quando ho cominciato ad organizzare viaggi.
Informatevi bene sulla vostra meta e ridurrete al minimo gli imprevisti. Più viaggiate, più migliorerete il vostro inglese e di conseguenza più confidenza acquisirete.

Se però volete viaggiare con meno restrizioni, immergervi nella cultura locale, conoscere e fare discorsi dettagliati con altre persone, allora in quel caso ritengo sia indispensabile migliorare il proprio livello linguistico. Con una conoscenza basilare si può viaggiare, ma si hanno dei limiti.

Detto ciò, migliorare il proprio inglese non è un’impresa titanica e vi ricordo che non è indispensabile imparare solo sui libri. Ormai ci sono un’infinità di risorse alternative a cui affidarsi.
Esistono app come Duolingo e Hello Talk. Siti come italki per fare pratica conversando con madrelingua. Ci sono molti canali YouTube (ad esempio Weilà Tom) che insegnano l’inglese in modo frizzante ed efficace. Su Netflix si possono guardare centinaia di film e serie tv in inglese con sottotitoli.
Se ne avete la possibilità potete fare una vacanza studio all’estero per unire il viaggio al miglioramento di una lingua.
Di risorse ce ne sono veramente tante, sia gratuite che a pagamento.